domenica 26 febbraio 2017

La valorizzazione dei beni culturali, attraverso conoscenza e promozione progettuale

Il complesso sistema dei finanziamenti alla cultura, sia pubblici che privati, prevede una forte capacità di dialogo con i soggetti istituzionali e sociali e una profonda conoscenza di aspetti giuridici che riguardano la promozione, soprattutto via web, dei contenuti culturali.

A dipanare la  matassa la Dott.ssa Annamaria Vitale, esperta in valorizzazione dei beni museali e del patrimonio librario, durante l'incontro del 25 febbraio, della serie "I PERCORSI DELLA CULTURA", organizzati dall'Associazione CEO presso l'Auditorium di Villa Guariglia.

la Dott.ssa Annamaria Vitale in un momento del convegno 

I principali finanziamenti pubblici, spiega la Dott.ssa Vitale, sono forniti dalla Comunità Europea, dalle Regioni o dal Mibact attraverso emanazione di misure e bandi per il sostegno alle attività culturali. 
Tuttavia la fase di progettazione risulta complessa e piena di insidie per chiunque non sia ferrato nella materia; ecco quindi alcuni suggerimenti per rendere il nostro progetto efficace:
  • prima di apprestarsi a scrivere il progetto è preferibile visualizzare ciò che si intende realizzare, le esigenze da soddisfare, gli obiettivi da raggiungere;
  • inutile utilizzare un approccio di tipo "letterario" nella stesura del progetto: è più efficace utilizzare le stesse frasi contenute nel bando dell'ente pubblico, questo per garantire l'aderenza del progetto alle richieste del proponente e rassicurare la commissione esaminatrice che non stiamo andando "fuori traccia";
  • puntare sull'innovazione, concentrata soprattutto sulla formazione e la fruizione: metodi di somministrazione del progetto culturale, bacino di utenza al quale si rivolge, sostenibilità del progetto nel tempo mantenendone vivi i contenuti anche dopo la sua conclusione; 
Valorizzare il bene oggetto del proprio progetto significa, quindi, anche sostenibilità intesa come abbattimento di costi fissi di gestione attraverso la pubblicazione su piattaforme web e attivazione di fundraising (raccolta fondi). 

Molta attenzione va posta alle normative sulla tutela del diritto d'autore, nel momento in cui creiamo contenuti digitali che prevedano immagini, testi, musiche e, in generale, materiale protetto da copyright.

Per molte di queste esigenze, è possibile utilizzare contenitori web appositamente creati:
  • licenze Wikipedia;
  • MLOL: MediaLibraryOnLine è la prima rete italiana di biblioteche pubbliche per il prestito digitale. Ad oggi le biblioteche aderenti sono oltre 5.000 in 19 regioni italiane e 8 paesi stranieri. MediaLibraryOnLine permette alle biblioteche italiane di farti sperimentare il prestito digitale. Potrai utilizzare il servizio di prestito sia dalle postazioni della tua biblioteca che da casa, dall'ufficio, dalla scuola e non sarà più necessario presentarsi fisicamente in biblioteca per vedere un film o ascoltare musica. Non solo. Alcune tipologie, come audio e e-book, comprendono anche risorse in download che potrai scaricare e portare con te sul tuo dispositivo mobile. 
(http://www.medialibrary.it/home/home.aspx)
  • MOVIO: le mostre virtuali online vanno viste come un'importante attività strategica che dovrebbe far parte dell’attività corrente delle istituzioni culturali (musei, biblioteche, archivi, soprintendenze ecc.). Il progetto MOVIO intende realizzare un kit open source per la realizzazione di mostre virtuali online, destinato agli istituti culturali italiani, che attraverso questo strumento, possano mettere in risalto non solo i capolavori presenti nelle proprie collezioni, ma valorizzare soprattutto i beni meno noti o "invisibili". Il progetto MOVIO si rivolge a tutte le istituzioni culturali pubbliche e private che mettono in atto strategie di valorizzazione e divulgazione della conoscenza attraverso:
  1. la realizzazione di eventi espositivi e mostre temporanee aperte al territorio
  2. l'uso di siti, portali e applicazioni web in grado di rappresentare efficacemente l'identità e l'attività dell'istituto e attuare strategie di informazione e divulgazione culturale e scientifica
  3. la collaborazione di figure professionali interne o consulenti esterni (curatori museali,  archeologi, storici dell’arte, archivisti, bibliotecari, grafici, web designer, redattori web, tecnici informatici ecc.) specificamente dedicati alle attività della valorizzazione e divulgazione della conoscenza. 
  • OTEBAC: l'Osservatorio tecnologico per i beni e le attività culturali (OTEBAC) è un centro del Ministero per i Beni e le Attività culturali, per monitorare e sostenere gli istituti culturali nella realizzazione dei siti web e per una corretta digitalizzazione e accessibilità dei contenuti.
  • LIBRAMI: è il social network delle biblioteche e dei lettori. Le biblioteche che aderiscono a Librami offrono ai propri iscritti un modo nuovo e più amichevole di intendere il servizio bibliotecario, centrato sull’utente. I lettori possono commentare i titoli presenti, votare e aggiungere allo scaffale quelli preferiti, facendo rete con amici dai gusti affini. Se desiderano un titolo in prestito, possono scoprire facilmente qual è la biblioteca più vicina a loro in cui è disponibile. Consente di cercare nei cataloghi in modo più simile ai motori di ricerca web, grazie alla tecnologia semantica.  E’ un servizio per tutti i lettori, non solo quelli iscritti in biblioteca. Questo favorisce una maggiore apertura della comunità dei lettori, e consente di conoscere più facilmente le biblioteche. Tutte le biblioteche possono aderire, Librami è una comunità aperta. Possono aderire a Librami anche biblioteche che utilizzano un diverso software gestionale, senza essere costrette a cambiare, mantenendo invariate le proprie pratiche di catalogazione. Questo grazie alla funzione di Catalogo Collettivo, dove i cataloghi risultano visibili e ricercabili su Librami ma rimangono gestiti attraverso altro software non SoSeBi.
  • MPLC: In molte circostanze può essere utile proiettare film, trattandosi di visioni pubbliche però, è necessaria una licenza. Ma chi ha il tempo e le risorse per individuare ogni volta i proprietari dei diritti del film, trattarne il relativo costo ed ottemperare a tutte le specifiche formalità amministrative?
    MPLC ha risolto il problema con la Licenza Ombrello®. Una formula semplicissima che permette ad una struttura di proiettare illimitatamente i film di quasi tutte le principali Case Cinematografiche italiane e straniere.
    La Licenza Ombrello® ha validità 12 mesi dalla data di sottoscrizione, la tariffa è contenuta e nessuna reportistica sui film proiettati è richiesta.

    Rassegne cinematografiche o cineforum:
    Quando la proiezione dell’opera non è accessoria ad altra attività, si desidera promuovere i titoli proiettati e/o richiedere un corrispettivo per partecipare alla proiezione, si tratta di un vero e proprio spettacolo cinematografico non autorizzabile con la Licenza Ombrello® MPLC.
    Per tali proiezioni va richiesta una licenza differente.

Questo tipo di contenitori multimediali ci permettono di divulgare il nostro progetto con la metodologia dello storytelling, che permette all'utente di sentirsi coinvolto in prima persona nel racconto e, creando una "tribù" digitale, aumentare la fidelizzazione e l'inclusione di nuovi fruitori.

Da non tralasciare le possibilità offerte dal DDL "la Buona Scuola", che ha sancito l'apertura degli istituti al territorio e alle associazioni.

D.S.




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